Il dibattito su quale sia il miglior tipo di seme per la coltivazione di cannabis non cessa. Da una parte, i sostenitori dei regolari e, dall’altra, gli amanti dei femminizzati. Una cosa è certa però: ognuno di loro ha una funzione molto particolare ed è indirizzato a un tipo di coltivatore piuttosto specifico. Ecco tutto quello che devi sapere sui vantaggi dei semi femminizzati rispetto ai regolari.
By Stoney Tark
Una maggiore efficienza nello spazio di coltura
La parte migliore dei semi femminizzati, e quello che ha innescato una vera e propria rivoluzione nella coltura indoor, è la possibilità di sfruttare tutto lo spazio disponibile senza alcuna perdita. Questo è possibile grazie al fatto che la necessità di dover determinare il sesso della pianta non c'è più in quanto tutti gli esemplari sono di sesso femminile.
L'obiettivo di molti grower, tuttavia, è quello di produrre dei semi, per cui a volte è necessario lo sviluppo di piante maschili pure. Ma, a dire la verità, quello che la più grande maggioranza vuole è una stanza piena zeppa di fiori. Perché? Tra l'altro perché la loro crescita è di gran lunga più uniforme, il che permette loro di riempire i sistemi idroponici e i vasi di piante per sfruttare meglio lo spazio disponibile.
Uso precoce del plant-training
Nel lavorare con dei semi regolari, non è possibile sapere se diventeranno piante maschi oppure femmine quasi fino all'arrivo della fioritura, quindi i grower non se la sentono di applicare il plant-training. Nel caso dei femminizzati invece, usano le tecniche intese a migliorarne la resa in tutta tranquillità. Ma non solo. I coltivatori non provano più quella sensazione di aver perso un sacco di tempo, di aver sprecato un bel po' di nutrienti e di aversi impegnato troppo per niente perché, una volta iniziata la fioritura, non c'è motivo per disfarsi di alcuna pianta.
La coltivazione Sea of Green consente di migliorare ulteriormente la produzione di cime. Ma, siccome alcune varietà funzionano meglio di altre con questa tecnica, consigliamo di fare qualche ricerca al fine di trovare quella più adatta alle tue esigenze. Le copie genetiche esatte derivano dall'autoimpollinazione di una femmina invertita. Quindi, in altre parole, i semi S1 (femminizzati) risultanti dall'incrocio tra una pianta femmina con se stessa sono molto simili e sempre femmine.
La qualità complessiva dei semi femminizzati è altissima, con una stabilità quasi perfetta nel caso delle genetiche più popolari oggigiorni disponibili sul mercato.
I pheno hunter (cacciatori di fenotipi) possono stare tranquilli perché con i femminizzati è pure possibile selezionare le qualità migliori di una varietà specifica. È vero che i semi regolari offrono una più ampia scelta di varietà ma, quando di tratta di preservare la copia genetica esatta di un predecessore regolare, i femminizzati funzionano molto bene.
Stabilire il sesso non è più necessario
I coltivatori più inesperti si agitano nel pensare alla possibilità di trovare un maschio nel loro spazio di coltura. Il solo pensiero di una coltivazione impollinata fa tremare le fondamenta dei sogni più ambiziosi e l'idea di dover aspettare fino allo sviluppo dei prefiori per poter determinare il sesso delle piante gli fa venire una sensazione di disagio estremo. Secondo me, distinguere il sesso delle piante non è un sacrificio così grande. Eppure, a dir la verità, i semi femminizzati eliminano tale compito e permettono al coltivatore di rilassarsi e concentrarsi sulla cura delle piante, senza preoccuparsi per la comparsa di un maschio.
Un mare di possibilità
Il mercato dei semi di cannabis femminizzati è veramente ampio con una selezione sempre più grande di genetiche tra le quali scegliere quella che meglio si adatti alle nostre necessità. Non a caso molte banche di semi old-school hanno deciso di unirsi all'ondata dei femminizzati e di smettere di produrre semi regolari. Forse per questo Internet sta pieno di genetiche femminizzate (autofiorenti, ricche di CBD o fotodipendenti).
Pur essendo vero che i semi regolari stano guadagnando terreno tra gli appassionati del pheno hunting e il breeding, 9 su 10 grower sceglierebbe una varietà femminizzata.
I cloni potrebbero non essere completamente affidabili
Un altro vantaggio dei semi femminizzati è che possono occupare lo spazio dei cloni. Forse i tuoi cloni sono stati oggetti di un attacco di ragnetto rosso o sono stati contaminati. Forse non è logisticamente possibile acquistare cloni affidabili nella tua regione e ti sembra più facile ordinare semi online. Forse non riesci a trovare un bell'esemplare per farne talee. In tal caso, i semi femminizzati potrebbero essere quello che stai cercando.
La coltivazione di marijuana in Europa è ancora una pratica piuttosto clandestina nonostante l'enorme popolarità dei coffee-shop olandesi e dei social club di Barcellona. Non è ancora possibile entrare in un dispensario o vivai e andartene con una borsa piena di cloni. Infatti, potrebbe risultare assai difficile trovare i migliori sapori se non fai parte di quella piccola cerchia di eletti.
Le varietà CBD medicinali sono anche femminizzate
Da un lato, la coltivazione di marijuana a scopo ricreativo o commerciale; dall'altro, la coltivazione di cannabis medicinale. I numerosi studi di valore che sono stati pubblicati sui benefici del CBD ci hanno consentito di scoprire un nuovo mondo di possibilità che sembra non finire mai.
E, grazie alle varietà autofiorenti ricche di CBD, i pazienti ora possono coltivare sia al chiuso che all'aperto tutto l'anno, il che vuol dire che non hanno bisogno di un aiuto esterno per ottenere i medicinali che a loro servono.
Un breve elenco dei vantaggi
- Determinare il sesso e separare i maschi e le femmine non è più necessario.
- Trattandosi unicamente di piante femmine, possiamo sfruttare ogni centimetro dello spazio di coltura.
- La varietà di semi femminizzati è più ampia rispetto a quella dei regolari.
- I semi femminizzati si sono rivelati efficaci quanto i cloni per la coltivazione di femmine.
- I ceppi CBD sono pure disponibili in versione femminizzata.
- Gli autofiorenti, ricchi di CBD e fotodipendenti tipici sono, in gran parte, femminizzati.
- Presentano uno sviluppo più uniforme e stabile.
- Il plant-training può essere applicato senza temere la comparsa di maschi.
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