Uno dei peggiori incubi dei coltivatori di cannabis sono i funghi, ospiti fastidiosi che normalmente si presentano durante l’autunno o nei periodi di pioggia e che sono in grado di rovinare intere coltivazioni. Fortunatamente, esistono alcune misure preventive che si possono adottare per evitare la comparsa di questi piccoli patogeni che si sentono particolarmente a loro agio in condizioni di temperature elevate, di umidità o di scarsa ventilazione. Scopri in questo post quali sono i funghi più comuni che possono attaccare la cannabis, e impara a prevenirli e a combatterli quando hanno già preso possesso della pianta.
Indice
I funghi che possono danneggiare le coltivazioni di cannabis sono, tra gli altri, la botrite, l'oidio, il damping-off, la peronospora, l'alternaria e il fusarium. Una delle regole d'oro nella coltivazione della marijuana è la prevenzione. In questo articolo vi proponiamo alcune misure da mettere in pratica per evitare la comparsa di questi patogeni e riassumiamo come individuarli e combatterli per impedire che rovinino il tuo raccolto. Ma partiamo con le misure preventive, che sono comuni a tutti i tipi di funghi.
Come prevenire i funghi nella coltivazione della cannabis?
- Igiene: mantenere la coltivazione in perfetto stato di pulizia è fondamentale per evitare la diffusione dei funghi. In tal senso, è importante rimuovere eventuali foglie morte (la materia in decomposizione è fonte di infezioni), così come assicurarsi che gli utensili utilizzati siano sempre ben puliti. Se coltivi all'interno, esegui una disinfezione completa tra raccolto e raccolto.
- Monitoraggio della temperatura e dell'umidità: nelle coltivazioni indoor, che devono essere sempre correttamente ventilate, è fondamentale assicurarsi che la temperatura rimanga sotto i 25 ºC e che l'umidità non superi il 50%. Se invece si coltiva all'esterno, è bene scegliere varietà dalla fioritura molto veloce, in particolare nelle regioni a clima umido.
- Prodotti preventivi: sul mercato esistono numerosi fungicidi di origine biologica che possono rivelarsi di grande aiuto per prevenire la comparsa dei funghi.
Nonostante le precedenti misure preventive, questi piccoli organismi riescono a colonizzare le piante più spesso di quanto vorremmo. Vediamo i più comuni uno per uno, insieme a qualche consiglio per individuarli e combatterli.
Botrite
Cos'è la botrite?
Questo fungo patogeno è molto facile da individuare, poiché crea un processo necrotico che colpisce tutti i tessuti della pianta (foglie, cime, steli…), i quali acquisiscono un aspetto secco e senza vita. Se non si agisce per tempo, la sua velocità di diffusione gli permette di rovinare l'intero raccolto in un batter d'occhio.
Come combattere la botrite?
- Prevenzione: controlla i livelli di umidità.
- Se il fungo si è già insediato, taglia le parti infette della pianta, includendo qualche centimetro di pianta sana come margine di sicurezza.
- Smaltisci le parti infette della pianta e pulisci gli utensili utilizzati durante il processo.
- Aumenta la ventilazione dello spazio di coltivazione.
- Aumenta la temperatura a 26 ºC e mantieni l'umidità sotto il 50%.
- Se le piante hanno raggiunto l'ultima fase della fioritura, effettua il raccolto il prima possibile.
Oidio
Cos'è l'oidio?
L'oidio è uno dei funghi che più comunemente colpiscono la cannabis. È facile da individuare poiché si manifesta sotto forma di uno strato biancastro che copre la parte superiore delle foglie, creando cerchietti di polvere che diventano sempre più densi e numerosi.
Come combattere l'oidio?
L'oidio va eliminato appena comparso, poiché una volta penetrato nelle cime il raccolto non è più adatto al consumo e va buttato via. Misure preventive: si possono utilizzare prodotti di origine biologica quali la coda cavallina o la propoli. Un'altra possibilità è quella di inoculare il fungo antagonista Trichoderma harzianum nel substrato. Se però l'oidio si è già insediato nella coltivazione:
- Nebulizza acqua a PH elevato (8- 8.5) ogni 3-4 giorni.
- Nebulizza una soluzione di acqua e latte (90% acqua e 10% latte).
- Nebulizza acqua con uno spruzzo di acqua ossigenata.
Damping-off o moria delle piantine
Cos'è il damping-off o moria delle piantine?
Questa malattia può essere causata da vari tipi diversi di funghi. Infatti, quello che viene denominato "damping-off" è in realtà il processo di decomposizione che subiscono le piante infette, detto anche "moria delle piantine" poiché colpisce le piante nel loro primo stadio di vita. Il damping-off si presenta in condizioni di umidità elevata e di scarsa ventilazione, ed è facile da individuare in quanto colpisce la parte bassa dello stelo, che marcisce causando la piegatura e morte della piantina. È un processo molto veloce che si verifica da un giorno all'altro.
Come combattere il damping-off?
Purtroppo, c'è poco da fare una volta che le piantine sono già infette. Come abbiamo già detto, si tratta di un processo veloce e letale che colpisce le piante nel loro primo stadio di vita, cioè quando sono più vulnerabili. Quello che pero si può e si deve fare è eliminare le piantine infette il prima possibile in modo da evitare la diffusione della malattia. Come metodo preventivo, si può applicare il microrganismo Pythium oligandrum (un parassita che si nutre di determinati funghi), utilizzando sempre un substrato sterilizzato.
Peronospora
Cos'è la peronospora?
A differenza di altri funghi, la peronospora cresce all'interno della pianta, nelle foglie e negli steli, quindi è percepibile alla vista solo nelle fasi più avanzate di sviluppo. Il sintomo più precoce è rappresentato dalla comparsa di macchie biancastre e giallastre sulle foglie, decolorazioni che assomigliano a macchie d'olio, con tonalità tendenti al giallo nella parte superiore e al grigio nella parte inferiore. Una volta infestate, le piante perdono di vigore, rallentano la propria crescita e ingialliscono a livello delle foglie, che finiscono per cadere.
Come combattere la peronospora?
Una volta individuati i sintomi della peronospora nelle piante, occorre eliminare le parti danneggiate, se non le piante compromesse intere, in modo da proteggere dal contagio i restanti esemplari della coltivazione. Un'altra misura utile è l'utilizzo di fungicidi, da applicare nella soluzione nutritiva e anche da nebulizzare disciolti in acqua direttamente sulle parti danneggiate della pianta.
Alternaria
Cos'è l'alternaria?
L'alternaria o Alternaria alternata, uno dei più comuni funghi che possono colpire la cannabis, fa parte di un gruppo di funghi (Pleosporaceae) diffuso praticamente in tutto il mondo, che comprende oltre 44 specie diverse, e che è strettamente coinvolto nei processi di decomposizione della materia organica. Alcuni tipi causano malattie quali il marciume delle radici e si diffondono direttamente attraverso il tessuto danneggiato delle piante infette. Si tratta di un genere di funghi che si riproduce molto velocemente e che può diventare un vero e proprio incubo sia per le coltivazioni di cannabis su larga che per le piantagioni piccole.
Come combattere l'alternaria?
Il fungo alternaria può rivelarsi molto distruttivo se non viene individuato e trattato per tempo, motivo per il quale la soluzione più efficace è, come in tanti altri casi, la prevenzione. Le piante infette raramente sopravvivono, neanche dopo l'applicazione di fungicidi; la cosa più prudente è dunque eliminarle. Una soluzione che, pur sconfortante, ti permetterà di salvare le restanti piante della coltivazione.
Fusarium
Cos'è il fusarium?
Si tratta, con tutta probabilità, del fungo più aggressivo di tutti, una morte quasi sicura per le piante una volta insediatosi nella coltivazione. Agisce in modo diverso a seconda del ceppo, potendo parassitare sia il sistema radicale sia il sistema vascolare. I sintomi però sono inconfondibili, innanzitutto per la velocità di azione del fungo, che nel giro di poche ore è in grado di causare il totale o parziale appassimento della pianta, come in presenza di una carenza idrica.
Come combattere il fusarium?
Una volta comparso, il fusarium è molto difficile da eliminare, soprattutto perché i trattamenti disponibili non sono efficaci al cento per cento. Ancora una volta, dunque, l'arma migliore è la prevenzione. A tal fine possono rivelarsi utili le micorrize, un tipo di fungo benefico che funge da scudo tra il fusarium e le radici e che conferisce vigore alle piante.
Pythium
Cos'è il pythium?
Il phytium è un falso fungo ed è anche uno tra i più pericolosi e letali, particolarmente nei primi giorni della coltivazione, quando, a causa della sua azione, le piantine appaiono spesso con il fusto piegato. Inizialmente classificato come fungo, si tratta in realtà di un gruppo di specie oomiceti che nella loro forma più semplice parassitano le alghe e alcuni animali aquatici di piccole dimensioni, mentre in forme più complesse colonizzano le piante terrestri. Nelle coltivazioni, si stabiliscono dunque sia nell'acqua di irrigazione sia nel substrato. Sono frequenti nelle serre e si diffondono molto velocemente se le condizioni sono favorevoli al loro sviluppo.
Come combattere il pythium?
La soluzione migliore per evitarne la comparsa è l'utilizzo di un substrato sterilizzato, da arricchire eventualmente con micorrize. Un'altra misura utile è evitare la formazione di pozze e l'accumulo eccessivo di umidità nel substrato.
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