Uno dei pericoli più grandi a cui i grower devono far fronte nei primi stadi delle piante è il cosiddetto ‘damping-off’ o marciume. Si tratta di una malattia che colpisce la parte più bassa del gambo, rendendolo più debole e sottile e, col tempo, uccidendo la pianta. Sono molti i funghi che possono provocare quest’infezione, quindi il miglior modo per evitare la sua comparsa è la prevenzione. Qualora non fosse possibile prevenirlo, è cruciale agire con estrema velocità.
Il marciume, oppure il 'damping-off', è essenzialmente un marciume di origine fungina che attacca soprattutto i semi appena germogliati, le talee in fase di radicamento e le plantule nei loro primi stadi di sviluppo. A colpire le piante de marijuana sono molte famiglie di funghi e questa malattia in particolare non è provocata da solo una di queste. Ecco però i sintomi che tutti hanno in comune.
In generale, cominciano a comparire piccole macchie bianche sul gambo, sulla parte più bassa, per la precisione. Il fungo indebolisce e disidrata la pianta, costringendola a piegarsi. La stessa area può acquisire un aspetto scolorito leggermente marrone e giallastro, e i nodi avranno un'aria malata. Così la parte infetta diventerà più sottile e più scura, lasciando che il marciume si estenda e indebolendo la pianta a causa dell'interruzione della circolazione della linfa. Se la pianta ha già alcune foglie, pure queste, soprattutto le più basse, inizieranno ad appassire come conseguenza dell''damping-off'.
Non appena i primi segnali della sua presenza verranno individuati, è cruciale agire con rapidità in quanto questa malattia impedisce l'assorbimento di nutrienti causando la morte delle piante nel giro di pochi giorni, se non ore. Ricordiamo che le piantine si trovano nella loro fase più vulnerabile.
Cause e soluzioni
Normalmente, il 'damping-off' è causato da un fungo che colonizza il terreno o il sostrato e poi si estende danneggiando gli steli, le foglie e i fiori. Quindi questa malattia colpisce la parte del gambo che si trova sopra la superficie del suolo. Quali sono le cause della comparsa del 'damping-off'?
- Causa: Il fungo è già presente nel substrato o il terreno usato.
- Soluzione: Utilizzare mezzi di coltura e materiali sterilizzati per far germogliare i semi di cannabis o per radicare le talee (Jiffy, lana di roccia, ecc.). Tieni lo spazio di coltura e i materiali ben puliti al fine di minimizzare il rischio di infezione.
- Causa: Il sostrato è troppo bagnato per molto tempo. Scarso drenaggio.
- Soluzione: Cerca di innaffiare moderatamente. Le piante non hanno bisogno di molta acqua durante i loro primi giorni di vita. Infatti, sono a malapena in grado di assorbire così tanta acqua. Controlla il substrato delle talee o dei semi regolarmente per verificare i livelli di umidità.
- Causa: Eccessiva umidità dell'ambiente. Mancanza di un'adeguata rinnovazione dell'aria.
- Soluzione: Nel momento della semina, cerca di non mettere i semi troppo in profondità e non usare una serretta per coprire i dischetti Jiffy. Se stai facendo talee, dovrai certamente coprirle per favorire il radicamento. In questo caso, puoi rinnovare l'aria alzando la serra per alcuni minuti ogni giorno.
- Causa: Temperatura non appropriata.
- Soluzione: L'agente patogeno che infetterà la pianta può vivere in diverse temperature. Il pythium, ad esempio, ama i climi umidi e temperati. La botrite, invece, preferisce le temperature più basse. Il fusarium se la cava benissimo sia nei terreni freddi che nei caldi.
Questa variabilità, soggetta a parametri come l'umidità, l'areazione e la temperatura, rende necessario imparare a interpretare i sintomi di ognuno di questi funghi per poter rilevare l'infezione il più presto possibile. Ecco alcuni dei funghi più comuni che possono provocare questa malattia e il miglior modo per affrontarli.
Oidio: sconcertante ma meno pericoloso
L'oidio è un fungo molto facile da individuare. Si distingue per produrre uno strato di polvere biancastra o grigia per tutte le foglie e le cime. Si tratta di un fungo pericoloso in quanto può essere facilmente confuso con lo sporco. Infatti, passando il dito o uno straccio, scompare parzialmente proprio come se fosse polvere. Le spore viaggiano attraverso l'aria e atterrano sul sostrato e sulle foglie per produrre il fungo rizoma.
La buona notizia è che si tratta di uno dei fungi più facili da individuare e da eliminare. Per combatterlo, puoi usare qualsiasi fungicida specifico o fungicida biologico a base di coda di cavallo o propoli. Le aree colpite rimarranno infette per sempre, ma puoi proteggere il resto della pianta.
Botrite: attento all'umidità e ai bruchi
Anche noto come muffa grigia, questo fungo parassitario può apparire in qualsiasi momento. Ciononostante, è altamente pericoloso nei primi stadi di sviluppo delle piante nonché negli ultimi momenti della fioritura e durante la fase d'essicazione. Quando una pianta viene colpita da questo fungo, appaiono alcune macchie d'umidità, il colore passa di verde a grigio e si copre di una pellicola vellutata nel raggiungere il suo massimo sviluppo. Le condizioni ideali per il 'damping-off' è la combinazione di elevata umidità, precipitazioni incessanti e sbalzi improvvisi di temperatura. La presenza di bruchi, e più in particolare delle loro feci, può anche provocare la comparsa della botrite.
Il momento più critico è la fioritura. Sbarazzarsene una volta hanno presso pieno possesso della pianta è quasi impossibile. Quindi la prevenzione è sempre la tua alleata più forte.
Fusarium: il più aggressivo
Si tratta, quasi certamente, del fungo più aggressivo. Se riesce a istallarsi nelle tue piante è probabile che causino la loro morte. Questo fungo può colpire in molti modi diversi. Alcuni ceppi di fusarium parassitano nel sistema radicolare, mentre altri colpiscono il sistema vascolare. Le conseguenze, in entrambi i casi, sono fatali, soprattutto perché agisce con estrema velocità, asciugando le piante completamente o parzialmente come se fossero senza acqua.
Sfortunatamente, quando una pianta viene colpita dal fusarium, è quasi impossibile che possa riprendersi in quanto non c'è un metodo efficace al 100%. Quindi la prevenzione è la tua arma migliore. Un'altra opzione è l'uso di alleati naturali come le micorrize, un fungo benefico che agisce da scudo contro l'attacco di funghi sulle radici, migliorando così il vigore delle piante.
Pythium: un fungo che non è proprio un fungo
Si tratta di uno dei funghi più pericolosi e letali che possono colpire le tue piante di marijuana durante i primi giorni della coltivazione. Non è strano trovare piccole piantine sdraiate sul substrato col gambo piegato. Questo non è un fungo propriamente detto, anche se inizialmente fu classificato come tale. In realtà, appartiene alla classe degli oomiceti; un gruppo di parassiti di alghe o di piccoli animali acquatici nella forma più semplice e di piante terrestri nelle più complesse. Pertanto, questi microrganismi abitano sia nell'acqua di irrigazione sia nel suolo. Si trovano spesso nelle serre e, quando trovano le condizioni ottimali, si espandono molto in fretta.
Un sostrato sterile è il miglior modo per evitare la loro comparsa. L'uso di micorrize può anche rivelarsi molto utile. Assicurati che il sostrato non sia mai troppo bagnato.
Questi sono solo alcuni dei funghi più comuni che possono provocare il 'damping-off' nella tua coltivazione. Tieni presente che per avere qualche la possibilità di salvare la vita delle tue piante è cruciale stare attenti e agire rapidamente. Ma la cosa più importante è prevenire e scappare delle situazioni di rischio che potrebbero causare il marciume.
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Fotografia principale: Michelle Grabowski, University of Minnesota Extension - Horticulture, Bugwood.org
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