La popolarità delle varietà autofiorenti è in continuo aumento sia in Europa che negli Stati Uniti, e sono sempre più numerosi i coltivatori che decidono di provarle. Di seguito troverai una serie di consigli fondamentali per coltivare con successo questo tipo di varietà all’esterno durante tutto l’anno.
A cura di Stoney Tark
La localizzazione
Questo è uno dei principali aspetti da considerare, in quanto determina la quantità di luce solare diretta che ricevono le piante, che varia in funzione della stagione dell'anno e dell'orientamento del balcone, giardino o terrazza in cui vengono coltivate.
Il nostro consiglio: colloca le piante in una zona orientata a sud avvalendoti di una bussola. Questo tipo di orientamento è esposto alla luce del sole fino al tramonto, quindi se hai la fortuna di disporre di una zona con queste caratteristiche, le tue piante riceveranno luce per tutta la giornata, producendo ottimi risultati durante tutto l'anno.
Le dimensioni del vaso
La teoria secondo la quale più è grande il vaso, più diventano grandi le piante si applica benissimo alla coltivazione di autofiorenti. Uno dei motivi è che le radici, che si formano prevalentemente durante le tre prime settimane, hanno bisogno di tanto spazio per svilupparsi correttamente e permettere la formazione di una struttura vegetativa folta.
Il nostro consiglio: utilizza un vaso da circa 20 litri. Questa capacità ti permetterà di ottenere piante con un sistema di radici prolifico e consolidato senza sprechi di spazio né di substrato. Le varietà di cannabis autofiorenti che si coltivano in vasi grandi spesso raggiungono un'altezza di circa 1,20 metri, ma anche la genetica è determinante.
Uso di serre
Uno dei principali problemi della coltivazione di cannabis all'esterno sono le intemperie, in quanto pioggia, vento è freddo sono fattori che possono ostacolare la fioritura delle piante.
Il nostro consiglio: costruisci una serra per le tue piante utilizzando, ad esempio, teli di polietilene e tubi in PVC. Oltre a protezione dal vento e dalla pioggia, otterrai un ambiente più discreto che, se costruito con cura, potrai utilizzare molto a lungo.
La scelta della varietà
Se le serre in vetro sono fuori budget e quelle fai da te sono fuori questione, è opportuno assicurarsi di poter contare almeno su un balcone o terrazzo soleggiato.
Il nostro consiglio: una volta scelto l'ambiente in cui cresceranno le piante, è fondamentale scegliere la varietà che meglio si adatta alle sue caratteristiche. In questo caso, la cosa migliore sarebbe optare per piante discrete che rimangano fuori dalla vista dei vicini e che si possano occultare facilmente con piante di altre specie. Sarebbe inoltre opportuno che si trattasse di una varietà veloce e resistente alla muffa che sia pronta per il raccolto prima dell'arrivo delle piogge.
Piantare durante tutto l'anno
Uno dei principali vantaggi di coltivare varietà autofiorenti all'esterno è che si adattano benissimo a tutte le stagioni dell'anno, anche se, naturalmente il periodo migliore per massimizzare i raccolti è quello compreso tra marzo e settembre.
Il nostro consiglio: coltiva ininterrottamente da gennaio a dicembre per ottenere fino a cinque raccolti l'anno. Se si ha la fortuna di vivere in una zona a clima caldo, come il Sudamerica o l'Europa meridionale, scegliendo la giusta varietà si possono ottenere risultati straordinari.
E i nutrienti?
Nella coltivazione di varietà fotodipendenti, che crescono con cicli luminosi di 18/6 durante il periodo vegetativo e di 12/12 durante la fioritura, la normale procedura quando si raggiunge questa seconda fase è di aumentare l'apporto di fosforo e potassio secondo una tabella specifica, tenendo anche a mente che ad un certo punto bisognerà applicare un periodo di lavaggio che spinga la pianta a utilizzare tutti i nutrienti accumulati al fine di migliorare il sapore e la qualità complessiva dei fiori.
Il nostro consiglio: nella coltivazione di varietà autofiorenti è fondamentale non sovralimentare le piante, in quanto un eccesso di fertilizzanti potrebbe compromettere il sapore, il colore e la combustione dei fiori, così come la consistenza della cenere. La cosa migliore è applicare azoto, fosforo e potassio in proporzione 3-4-4 e lasciare il resto del lavoro nutrizionale nelle mani dei funghi e dei batteri benefici.
Camuffamento e discrezione
La coltivazione di varietà autofiorenti in un balcone, terrazza o giardino domestico richiede la massima discrezione. Dunque, per evitare di richiamare l'attenzione dei vicini o di eventuali elicotteri che potrebbero sorvolare la zona, occorre camuffare lo spazio di coltivazione.
Il nostro consiglio: coltiva le tue varietà di cannabis insieme ad altre piante dalla tonalità simile. Se non vuoi attirare gli insetti, anziché piante naturali puoi utilizzare piante in plastica da inserire nella coltivazione. Con una piccola spesa, otterrai piante resistenti all'acqua che potrai utilizzare coltivazione dopo coltivazione.
Modellaggio
Modellare la forma delle piante permette di aumentare la quantità di luce che riceve la struttura vegetativa, il che si traduce in raccolti più abbondanti.
Il nostro consiglio: verso la quarta settimana, distribuisci i rami delle piante facendo in modo che si crei una struttura aperta che favorisca la formazione di foglie e fiori. Quando le piante saranno in piena fioritura, la differenza sarà evidente sia in termini di quantità e dimensione dei fiori che di qualità complessiva.
Un aiuto dalla natura
I microrganismi del substrato coesistono da anni con le coltivazioni, sia nella loro versione benefica che nociva. I microrganismi che contribuiscono al corretto sviluppo delle piante di cannabis sono i cosiddetti batteri aerobici.
Il nostro consiglio: arricchisci il mezzo di coltivazione con microrganismi benefici capaci di creare un rapporto simbiotico con le radici. Finché questi microbi saranno ben nutriti, neanche alle piante mancheranno i nutrienti, il che gli permetterà di mettere su massa e di sviluppare aromi straordinari durante la fioritura.
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